Ringbow nasce un po’ per caso da “l’incontro fortuito” su un tecnigrafo tra un anello indaco e uno smalto lilla. Ma cosa ha spinto te e la tua socia Marta Marino ad allontanarvi dal classico lavoro dell’architetto e lanciarvi in questo progetto?
Una delle caratteristiche della nostra professione di architetto è non scartare mai nessuna idea nata qui in studio, per poi concretizzarla solo quando ne intuiamo l’originalità, il gusto e le potenzialità perché abbia successo.
Ma l’idea di Ringbow, oltre a questo, ci divertiva…dunque è iniziata per gioco, poi si è fatta largo tra un progetto e l’altro.

La parte più innovativa di ringbow è il materiale con cui è realizzato e che avete sviluppato appositamente per questo anello. Quanto tempo c’è voluto per passare dall’idea iniziale al prodotto finito? 
Per trovare l’anello giusto abbiamo impiegato più di un anno, sia per trovare un design semplice ma originale (il cuore girato di 90 gradi), sia per realizzarlo con una finitura adatta a non virare il colore degli smalti e resistente alle diverse passate di colore e di solvente. Dopo svariati test, l’unico soddisfacente è stato un prodotto Made in Italy.
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Oltre a te e Marta il team è composto anche dal gioielliere Cesare Origlia. Lui è il più vicino a questo mondo, ma tutti e tre, anche se in modo diverso, siete abituati a lavorare a contatto con i materiali, i dettagli e le forme. Come avete integrato le vostre competenze nello sviluppo del prodotto?
Nessuna idea può essere portata aventi senza un supporto tecnico adeguato, così come ogni dettaglio creativo, anche il più nascosto, deve essere accompagnato dalla profonda conoscenza delle caratteristiche dei materiali usati. Nel nostro caso, la combinazione tra il nostro estro e la tecnica di Cesare è stata una carta vincente.

Parliamo del futuro di ringbow, che finora sta ricevendo un buon successo, dobbiamo aspettarci qualche novità a breve?
Sin da quando è nata, la Ringbow, già sul tecnigrafo, aveva davanti altri mille progetti: materiali, forme e declinazioni. Da noi si lavora sempre con una forma mentis aperta a ogni possibilità di sviluppo di un progetto, anche perché il nostro prodotto, oltre alla versatilità, dà la possibilità fondamentale per ognuno di noi di dare sfogo alla fantasia e quindi… al sogno.