Farid Belkahia nato ha Marrakesh nel 1934, dopo un periodo trascorso tra Parigi e Praga torna in Marocco
determinato a prendere una posizione artistica senza compromessi, dettata dalla necessità di competere contro l'influenza occidentale con la definizione di una modernità specificamente marocchina. 

Da quel momento in poi, Belkahia mostra una preferenza per i materiali tradizionali, come il rame e la pelle di montone. Una celebrazione del passato precoloniale e multiculturale del Marocco, così come i suoi numerosi riferimenti alla cultura berbera e africana (segni tifinagh, motivi di tappeti amazigh e tatuaggi) e alle tecniche tradizionali, come le tinture all'henné e il trattamento della pelle grezza. 

Il suo lavoro ha portato alla luce l'ordito della cultura secolare, così come le arti popolari e tradizionali che sono rimaste fedeli al loro passato storico e spirituale. 

Le sue opere son esposte in numerosi musei tra cui la Tate di Londra e il British Museum e il Center Pompidou di Parigi che gli ha dedicato una retrospettiva.