Metamorfosi del paesaggio _ Jean Dubuffet @ Fondazione Beyeler

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Fino al 8 Maggio 2016 le sale adibite alle mostre temporanee della Fondazione Beyeler ospiteranno la produzione poliedrica di Jean Dubuffet e la sua personale quanto affascinante definizione di paesaggio. 
Non aspettatevi il tipico repertorio di idilliache distese verdi, i paesaggi rappresentati da Dubuffet sono piuttosto traduzioni di paesaggi mentali, luoghi immateriali dove domina lo spirito dell'uomo. 
Esposte circa cento opere, ricche di sperimentazioni su tecniche e materiali, come il delicato collage di ali di farfalla Paysage aux argus o le figure incise nel spesso colore ancora morbido, rappresentano un'antologia che va dai primi lavori degli anni Quaranta alle realizzazioni più tarde. Il paesaggio, filo conduttore, di volta in volta si fa corpo viso oggetto, con una rottura radicale verso le norme e le sovrastrutture estetiche dell'epoca, intraprendendo legami con la tradizione figurativa del paesaggio antropomorfo, rievocando antichi miti sulla fertilità.
Accanto ad importanti dipinti e sculture, alcuni esposti per la prima volta, la mostra ospita anche lo spettacolare Coucou Bazar, l’opera totale nella quale convivono pittura, scultura, teatro, danza e musica, presentata per la prima volta a New York nel 1973 e fatta rivivere da performers ogni mercoledì e sabato.








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