Moda _ Non Shoes _ Peter Non

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Le scarpe, o per meglio le non scarpe, di Peter Non sono pensate per superare le situazioni d'uso e per essere indossate ogni qualvolta si senta il bisogno di comodità, libertà e sicurezza, sia che le vogliate vedere come delle comode ed anatomiche scarpe da portare dopo una giornata sui tacchi o per lunghe camminate, sia come delle calzature artigianali con materiali tecnici all’avanguardia per resistenza e traspirabilità.

La collezione Peter Non FW13 presenta sei nuovi modelli, di cui due da donna e quattro unisex, nei quali la comodità data dal sottopiede interno anatomico in sughero e dallo studio delle zeppe, e la qualità, data dalle suole in Vibram e i pellami ricercati e morbidissimi, restano punti fondamentali.
I vari modelli vengono interpretati con materiali differenti e danno vita alle diverse linee della collezione, ognuna caratterizzata da un diverso trattamento della pelle.

La ricerca sui materiali e la capacità di unire in questi tradizione ed avanguardia è l'aspetto che più mi affascina di queste calzature che stagione dopo stagione riescono a stupirmi con idee innovative.







Point of Origin sembra un classico camoscio, ma ha uno strato idrorepellente che ricopre la pelle e la fodera in microfibra traspirante lo rende estremamente tecnico. Cortex è una pelle ruvida, che richiama appunto la corteccia, realizzata con un trattamento vintage su fiore di vitello italiano rifinito manualmente con un colore nero che dalla suola sfuma verso l’alto, rivelandone la trama.
Altra linea basica è Organic transmutation, realizzata in collaborazione con l’università di Anhalt, realizzata attraverso un processo innovativo e naturale di concia che si basa sul rabarbaro.



Black Matter è pelle nera stampata a torchio con effetto rilievo che si ritrova su pelle color tortora con Quantum Foam. La superficie irregolare torna anche nella linea Wave propagation con tre differenti motivi plissettati.



Aging simulation Game è un Nabuk oleato e graffiato manualmente a pietra dall'effetto già usato, Atlas che prende nome dal monte africano ai piedi del quale viene lavorata ad uncinetto la lana grezza che ricopre le calzature, un’arte antica affiancata a suede idrorepellente. Volume è un futuristico Nylon goretex trapuntato con interno in microfibra e lapin sintetico, che promette di tenere asciutti e caldi i nostri piedi. 



Infine Fade to electric è forse il più interessante ed insolito tra i trattamenti, infatti l'applicazione di pigmenti termosensibili, modifica il colore della pelle in relazione alla temperatura passando dal bianco al blu elettrico.




Da quest'anno si possono acquistare direttamente dal loro shop online

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