Two Thoughts, mostra personale di Svenja Deininger presso la Collezione Maramotti fino al 6 dicembre,  presenta un ciclo di opere pittoriche concepite dall'artista specificamente per questo progetto, che nascono dal dialogo con quattro dipinti degli anni Venti dell’avanguardista polacco Władysław Strzemiński.

La riflessione della Deininger partendo dalle quattro Architectural Compositions realizzate da Strzemiński quasi un secolo fa, in prestito dal Muzeum Sztuki di Łódź e presenti in mostra, si sviluppa in un processo ininterrotto dove ogni dipinto, sul quale lavora anche per lungo tempo, non è un’entità conclusa, ma prende forma attraverso passaggi successivi e pazienti sulla superficie di ogni singola opera e si sviluppa nei rapporti tra i diversi dipinti.

Le texture, le consistenze e gli spessori che si svelano a una distanza ravvicinata dalle opere sono ottenuti dall’artista mescolando gesso, polvere di marmo o colla ai colori ad olio, procedendo per stratificazioni di colore e lavorando sia sul fronte che sul retro delle tele. Così anche l’apparenza piatta della superficie delle opere è spesso scardinata da un’osservazione attenta, che rivela livelli diversi di profondità e rapporti talvolta prospettici tra gli elementi.